giovedì 3 dicembre 2015

HAPPY VILLAGE: L’ALBERGO DIFFUSO NEL BORGO DI CASTEL RIGONE




Avete già sentito parlare di Albergo diffuso, vero? E magari vi siete chiesti più volte di cosa si tratta. 

Bene, proveremo a spiegarlo presentandovi un progetto virtuoso, complesso ma quanto mai fattibile, frutto dell’associazione HappyHour.

Prima di entrare nel merito dell’argomento, vi diamo un breve accenno sull’associazione che si fa promotore del progetto.

Happy Hour, traduzione letterale “Ora felice”, nasce nel 2007 a Castel Rigone (frazione del comune di Passignano sul Trasimeno), con la volontà di creare un percorso di vita originale che prevede relazioni con il prossimo e con l’ambiente circostante come elemento indispensabile per un miglioramento della qualità della vita, e coinvolge salute, relazioni sociali, integrità ecologica, giustizia economica e sociale, democrazia, ispirandosi ai principi della Costituzione Italiana e della Legislazione Europea. 

Nell’ambito del suo scopo sociale, l’associazione intende promuovere un’iniziativa di sviluppo territoriale in collaborazione con istituzioni, aziende del territorio, e con chiunque, inclusi i privati cittadini locali, ne voglia condividere gli obiettivi. L’iniziativa prende il nome di “Happy Village” e nasce da un’idea di “albergo diffuso nel borgo di Castel Rigone”.


Questo modello ricettivo si basa sulla concezione di un albergo che non si costruisce e che permette agli ospiti di vivere la vita dei luoghi: le case disabitate diventano le camere di una struttura che è in grado di offrire tutti i servizi alberghieri nelle immediate vicinanze in un contesto di autenticità, senza dover ricorrere alla creazione di una struttura apposita che le raccolga in un unico edificio. 

Si tratta infatti di un modello di sviluppo del territorio che non crea impatto ambientale: non è necessario costruire niente, dato che ci si limita a recuperare, ristrutturare e mettere in rete quello che esiste già. A differenza di altre forme ricettive, questa rappresenta anche una filosofia dell´ospitalità e dello sviluppo turistico dei territori, un modello di sviluppo sostenibile, attento alla cultura dei luoghi, una rete che genera filiere e che rappresenta un contributo al contrasto dello spopolamento dei borghi. Se opportunamente integrato in una gestione complessiva dell'accoglienza turistica e stabile, può diventare il punto di snodo cui fanno riferimento tutti gli esercizi commerciali, artigianali e di servizi di un centro abitato.


In realtà, Happy Village è un progetto molto più complesso di promozione dell’economia locale, dove la valenza turistica rappresenta soltanto uno degli aspetti: l’intento è quello di creare sinergie e servizi utili al turista ma soprattutto all’intera comunità, in una visione condivisa di sviluppo e valorizzazione del borgo e del suo territorio. 

Ecco che diventa fondamentale il coinvolgimento degli abitanti del borgo, che potranno trarre enormi vantaggi da questo progetto: chi, per esempio, ha una seconda casa può decidere di trasformarla in una fonte di reddito, le casalinghe in grado di preparare piatti tipici locali potranno condividere la loro esperienza, i giovani potranno diventare ragazzi ciceroni del territorio e guidare gli ospiti negli itinerari proposti, favorendo la loro completa integrazione con gli usi e costumi del borgo, gli artigiani potranno organizzare dei corsi per la realizzazione di prodotti artigianali locali. Tutto ciò contribuirà allo sviluppo economico del paese e ad un aumento dell’occupazione oltre che allo scambio intergenerazionale. 


L’iniziativa è stata pensata tenendo conto delle potenzialità reali del borgo di Castel Rigone e sui fattori positivi già esistenti, che con poche mosse possono già rendere operativo il progetto: da fattori di natura logistica, come la vicinanza del borgo a punti strategici (Lago Trasimeno, Toscana, raccordo autostradale), a fattori di natura culturale e strutturale, come la disposizione logistica dell’intero borgo e tutta la realtà circostante, Il valore storico, paesaggistico e ambientale, l’antica tradizione di artigianato artistico di qualità; la presenza di una consuetudine secolare con l’arte e lo spettacolo, come la musica, vista la presenza ultracentenaria di un’affermata banda e di uno storico teatro; l’esistenza di strutture ricettive di alto livello qualitativo.


Insomma, un vero e proprio “villaggio felice” dove la vita di comunità viene ripristinata, avvalendosi però di moderne tecnologie e di stili di vita bene organizzati a misura d’uomo, tenendo conto di anziani, bambini, residenti, turisti. Il progetto si propone di comunità di persone che vive (stabilmente o parte dell’anno) in un luogo dove può usufruire di servizi collettivi, in un ambiente ricco di stimoli culturali e artistici, un luogo di condivisione e di convivialità.


Piazza Monterone, Castel Rigone


Cosa ne pensate dell’ iniziativa Happy Village? Vi aspettiamo nei commenti!



3 commenti:

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  2. A breve un nuovo incontro a Castel Rigone per condividere il progetto

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  3. durante tutto il periodo estivo saremo a vostra disposizione per fornire informazioni sul progetto. Potete contattarmi al mio cellulare 348/6081891 Sabrina

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